A NATALE PUOI…

Si scaldano i motori, si spolverano gli abeti, si posizionano le statuine nel presepe e si accendono le lucine e “Jingle Bells” inizia a suonare: la carovana dei preparativi al Natale ha iniziato a muoversi e ci accompagnerà dritte dritte alla vigilia. Pacchetti regalo, liste della spesa e dei doni, auguri da inviare (vero che non invii messaggi in copia su WhattsApp?!). E per il cenone cosa cucino? In quanti saremo a tavola? Ho pensato di comprare dei cioccolatini per i vicini che mi annaffiano sempre le piante quando sono in vacanza? Il mascarpone! I ragazzi vogliono la crema di mascarpone da spalmare sul panettone! Oddio, mi sarò ricordata di tutto?

Natale è bello: le luci, l’atmosfera, gli addobbi , i bambini e i loro sguardi sognanti ma, siamo oneste, è pure un grande, gigantesco stress. È doveroso anche menzionare i regali e, diciamolo, non sempre lavorare d’anticipo è l’unica soluzione. Mancano le idee e anche la voglia, siamo oneste.
Cosa ho regalato allo zio lo scorso anno? E alla mia assistente? No, dai, non posso regalare alla nonna l’ennesima sciarpa e al suocero un’altra bottiglia di cognac!
Il fatto è che le soluzioni sembrano solo 2: o fai il solito regalo di tutti gli anni, quello zero sbattimenti , ma anche zero fantasia, o scleri alla ricerca di qualcosa di originale, mentre incroci le dita augurandoti che incontri i gusti di chi lo riceve.
Forse il nodo della questione sta proprio qui: dovere regalare perché è Natale, perché si fa così, perché punto. Ora, non che io non ne faccia, intendiamoci, ma ho smesso di buttare via il mio tempo (e in alcuni casi anche la mia sanità mentale) alla ricerca di non si sa bene che cosa, tenendo presente i gusti di chi riceve, rispettando i budget ed evitando i centri commerciali che, in alcuni periodi dell’anno, sono la dimostrazione che l’inferno esiste.
Ho deciso di non regalare oggetti.
Ho deciso di regalare tempo ed esperienze: biglietti per uno spettacolo teatrale, per un concerto o una mostra, un aperitivo, una pizza in quel localino nuovo. A mia mamma, un paio di anni fa, ho regalato una giornata alla SPA; ci siamo andate insieme, abbiamo pranzato lì, ci siamo rilassate, abbiamo riso un sacco e abbiamo goduto uno della compagnia dell’altra. A una mia amica ho regalato un corso di acquerello, da tanto tempo esprimeva il desiderio di imparare!
Parliamo sempre di casa piena di cose inutili che creano caos, i regali indesiderati che teniamo solo perché ci sentiamo in obbligo, ma poi ricadiamo ogni volta nel circolo vizioso di regalare oggetti.
E se, per una volta, regalassimo il nostro tempo o, detto ancora meglio, ci regalassimo dei momenti piacevoli da trascorrere con chi amiamo?
È sempre tutto frenetico, perché utilizziamo il nostro tempo per rincorrere le cose, quando invece dovremmo impiegarlo per essere felici?
Senza voler apparire come dispensatrice di luoghi comuni, voglio solo mettere l’accento su quello che ci si trova a vivere ogni anno in questo periodo.
Io ho scelto cosa fare, tu che farai?

 

cover photo by Unsplash

Marika Menarello
info@casapoetica.it

Sono una professional organizer e insieme rendiamo la tua casa libera dal superfluo.

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