Organizzare i giochi - Casa Poetica

Organizzare i giochi: strategie pratiche per ogni età

Quando si tratta di organizzare i giochi, l’obiettivo non è solo mettere ordine, ma creare uno spazio dove tuo figlio possa scegliere, giocare, rimettere a posto e sentirsi a proprio agio. Ogni età porta con sé giochi diversi, e ogni tipo di gioco ha bisogno di un contenimento pensato. Se il caos ti sembra ingestibile, è spesso perché manca un sistema, non perché ci sono troppi giochi.

0-3 anni: contenere con dolcezza

Nella prima infanzia, l’organizzazione deve essere semplice, visiva e accessibile. I bambini piccoli non hanno ancora capacità di categorizzazione complesse: per questo servono soluzioni immediate, come ceste basse, senza coperchi, dove infilare e ritrovare facilmente gli oggetti. I peluche possono stare in un grande sacco morbido, i libri in una cassettina aperta rivolta frontalmente, gli strumenti sonori in una cesta dedicata. Il principio è: pochi giochi visibili, rotati con regolarità.

Troppi stimoli confondono, non aiutano. Ridurre, selezionare, raggruppare e poi ruotare ogni dieci-quindici giorni ti permette di mantenere l’interesse alto senza riempire la stanza.

4-6 anni: giochi tematici, zone riconoscibili

Questa è l’età del gioco simbolico e delle piccole collezioni. Organizzare i giochi in questa fase vuol dire aiutare tuo figlio a capire dove trovare ciò che cerca e dove rimetterlo senza fatica. Le costruzioni, ad esempio, stanno bene in contenitori trasparenti o in scatole con coperchio. I Lego più piccoli possono essere divisi per tipo o colore, quelli costruiti lasciati su una base da esposizione.

Le bambole hanno bisogno di piccole stazioni: una scatola per i vestiti, una per gli accessori, una per la bambola stessa. Se tutto è ammassato, si perde la motivazione al gioco. Se invece è visivamente chiaro, torna anche il piacere di rimettere a posto.

Le macchinine si prestano a contenitori larghi e poco profondi. Vederle tutte aiuta a stimolare il gioco libero. Se c’è una pista, deve avere uno spazio dedicato: un tappeto pieghevole, una base rigida o una valigetta che si trasforma.

7+ anni: giochi complessi, spazi consapevoli

Dai sette anni in su, tuo figlio sviluppa interessi più strutturati. Ci sono giochi da tavolo, console, costruzioni elaborate, collezioni. L’organizzazione deve evolvere con lui. Coinvolgerlo è essenziale: se partecipa alla definizione del sistema, sarà più facile mantenerlo.

I giochi da tavolo devono essere tenuti in verticale, come libri. Vederli sul dorso permette una scelta più immediata. I giochi elettronici, invece, vanno radunati in un’unica area: console, controller, caricabatterie, tutto insieme, meglio se in alto o in contenitori chiusi. Questo evita confusione e rende chiaro che si tratta di oggetti speciali, non da lasciare ovunque.

Se ama i Lego, valuta un sistema ibrido: contenitori con scomparti per i pezzi sfusi e una superficie stabile per le creazioni finite. Non tutti i giochi vanno messi via. Alcuni vanno lasciati esposti, proprio perché il bambino possa sentirsi fiero di ciò che ha costruito.

Organizzare i giochi in base allo spazio disponibile

Ogni casa è diversa, e organizzare i giochi in modo efficace dipende anche da quanto spazio hai a disposizione. In ambienti piccoli o condivisi, è ancora più importante avere contenitori versatili, mobili multifunzione e una logica di rotazione. Se i giochi non ci stanno tutti, non vuol dire rinunciare: vuol dire scegliere cosa tenere a portata e cosa riporre in attesa del momento giusto.

Contenitori sotto al letto, panche con coperchio, librerie basse con ceste estraibili sono ottime soluzioni per sfruttare ogni centimetro. Anche i mobili sospesi o le tasche appendibili dietro le porte possono trasformarsi in alleati preziosi.

Organizzare i giochi in poco spazio richiede disciplina visiva: niente contenitori traboccanti, niente cassetti senza logica. Pochi giochi ben selezionati, accessibili, e un sistema che si può mantenere nel tempo faranno sentire lo spazio più grande e più leggero.

Organizzare i giochi con metodo: creare spazi che funzionano davvero

Un sistema funziona solo se rispecchia il modo in cui tuo figlio gioca. Non serve l’ordine perfetto, ma un’organizzazione coerente e riconoscibile. Questo significa usare sempre lo stesso criterio: per tipo, per funzione, per ambiente. L’importante è che ogni gioco abbia un posto chiaro, e che quel posto venga rispettato nel tempo.

Etichette, colori, contenitori trasparenti o decorati: tutto può aiutare. Non è fondamentale che tuo figlio sappia leggere, è sufficiente che possa riconoscere visivamente lo spazio. La costanza è più importante della quantità. E se qualcosa non funziona, si può sempre cambiare.

Un equilibrio che cambia con la crescita

Organizzare i giochi non è un gesto una tantum. È un processo che accompagna la crescita e si adatta. Ci saranno momenti di passaggio, di decluttering, di trasformazione. Il punto non è avere una cameretta da catalogo, ma uno spazio che funzioni nella vita vera. Che accolga, che contenga, che aiuti. E che restituisca anche a te un po’ di respiro.

Se ti senti sopraffatta, non è colpa tua. Spesso basta poco per rimettere tutto in equilibrio. E farlo insieme rende il processo più semplice, più chiaro e più efficace. Scrivimi: possiamo trovare insieme una soluzione concreta e su misura, adatta alla tua casa, al tuo tempo e al tuo bambino.

Cover Photo on I-Stock

Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.

Marika Menarello
info@casapoetica.it

Sono una professional organizer e insieme rendiamo la tua casa libera dal superfluo.

No Comments

Rispondi