14 Ott La regola delle 3C: CONSAPEVOLEZZA, CONOSCENZA, COMPETENZA
Parto da un presupposto: questa regola me la sono inventata io di sana pianta, o meglio, lo credevo. Per mero scrupolo, dettato da quello che reputo sia il buon senso di non pubblicare castronerie, ho fatto una ricerca su Google e ho scoperto che questa regola esiste già, riguarda la comunicazione e l’autostima. Quella che mi sono immaginata io, però, è tutt’altra cosa ed è nata alla fine di lunghe elucubrazioni mentali.
Questa regola è nata pensando a me, ma sono sicura possa adattarsi a chiunque.
Un paio di settimana fa ho scritto un post un po’ duro e sicuramente polemico, venuto di getto, dopo un periodo in cui mi sono trovata spesso a confrontarmi con realtà troppo superficiali, che non mi sono piaciute. Non sono una persona che prende le cose come dato di fatto, ma ho bisogno di analizzarle e cercare di capirle per cogliere aspetti che in prima battuta magari mi sono sfuggiti. (No, non è una bella cosa, non sempre, almeno, a volte una sana alzata di spalle sarebbe meglio e di certo il mio fegato mi ringrazierebbe).
C’è un rito che compio ogni volta che compro un’agenda nuova: scrivere sulla prima pagina la “parola dell’anno”, quella che farò mia e mi rappresenterà nei prossimi 365 giorni. Sai qual era quella di quest’anno? CONSAPEVOLEZZA. Trovo che sia una bellissima parola, che ti riempie la bocca quando la pronunci e dal significato profondo e incisivo.
Ecco, quando ho analizzato quello che ho visto ultimamente e pensando a come a me piaccia fare le cose, ho preso consapevolezza e ho deciso di intraprendere un nuovo percorso, che mi aiuterà a crescere, rafforzando i miei punti forti e migliorando le mie competenze.
Anni di analisi (uno strumento meraviglioso per entrare in comunicazione con il proprio subconscio) hanno messo in evidenza questo mio aspetto: mi metto a studiare (nel senso più vasto del termine), per dare più solidità alla mia struttura.
La consapevolezza è -anche- questo: capire i propri limiti e cercare di migliorarsi, senza sensi di colpa per eventuali lacune, ma con la voglia e l’umiltà di voler imparare.
Io stessa, come Professional Organizer, lo faccio: aiuto chi ha capito di aver bisogno di un metodo per gestire al meglio la propria vita e i propri spazi.
Non si può pretendere di saper fare tutto ed io ho delle cose che faccio fatica a gestire, così ho scelto di intraprendere un percorso con un consulente, che mi accompagnerà con le sue conoscenze la sua professionalità, per colmare le mie lacune.
E mi farà studiare.
E mi porterà a ragionare su più livelli.
E mi farà fare i compiti.
La CONOSCENZA è questa: trasmettere un sapere che arriva da tanti contesti differenti, arricchendo il bagaglio personale.
Tutto questo amplierà la mia COMPETENZA, sia personale che professionale.
Sotto un’altra forma, è lo stesso cammino che scegli di fare se vuoi fare un intervento di Professional Organizing: prendere consapevolezza di avere bisogno di qualcuno che ti porti a conoscenza di metodi nuovi, così da portarti a casa quella competenza che ti farà vivere meglio casa e vita.
È un sacrificio? Sì, sia in termini di tempo che di risorse economiche
Ne vale la pena? Sì.
Sto mettendo a fuoco tutto il mio potenziale.
Sto organizzando le mie capacità.
Credi sia poco?!
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casapoeticablog
Posted at 10:57h, 15 OttobreGrazie a te! 🙂
Anita
Posted at 13:44h, 22 Novembreottimo post.
casapoeticablog
Posted at 17:59h, 22 NovembreGrazie! 🙂