12 Mar “L’ARTE DI BUTTARE” di N. Tatsumi -Il libro del mese-
In questi mesi in cui ho parlato di libri, mi sono accorta che quelli che trattano il tema del decluttering sono quelli che appassionano di più. Del resto, anche quando incontro le persone, la cosa che mi viene chiesta più di frequente è come approcciarsi nella maniera meno “dolorosa” possibile all’operazione di eliminazione del superfluo. Oggi, perciò, ho scelto di parlarti di un altro di quei libri che raccontano di questo argomento, in maniera semplice ed efficace.
L’autrice di questo libro, pubblicato nel 2000, è una delle massime esperte giapponesi di riordino e di stile di vita, in queste pagine ci accompagna attraverso un percorso che ha la finalità di aiutarci ad eliminare ed esaminare il valore delle cose, in modo da circondarci di ciò che ci piace, senza rinunciare allo shopping, ma evitando gli sprechi e l’eccesso di consumi.
La prima parte racconta le “10 disposizioni d’animo da adottare” per riuscire a buttare.
Si parte da un primo esempio, forse il più classico: il ritornello di chi tende ad accumulare è “PER ADESSO METTO DA PARTE”, ossia il rimedio del vero procrastinatore. L’abitudine è quella di temporeggiare prima di fare qualsiasi cosa, finendo per accumulare oggetti dei quali non ci ricordiamo neanche l’esistenza. Hai presente quella cosa che si fa quando nella posta si trovano dei volantini pubblicitari? Dai, siamo sinceri: la maggior parte delle volte vengono presi, lasciati sulla mensola o sul tavolo, ripromettendoci di vederli con calma…quante volte li guardiamo?! Ecco uno dei modi in cui nasce l’accumulo; non sarebbe stato più semplice conservare subito quelli che avrebbero potuto tornare utili e buttare, invece, quelli che non ci sarebbero mai serviti?
C’è anche un paragrafo che si intitola “NON AFFIDATEVI A METODI DI RIORDINO E ORGANIZZAZIONE” che, lo ammetto, all’inizio mi ha infastidita ma che, dopo una secondo lettura, ho apprezzato per buona parte. Con parole diverse, esprime un pensiero che da sempre mi sta a cuore: non esistono metodi organizzativi universali, ma metodi studiati su misura per ciascuno di noi ed è proprio per questo che nasce la figura del Professional Organizer, ma soprattutto nessun metodo sarà efficace senza un approfondito lavoro di decluttering.
Tanti altri esempi che rispecchiano la quotidianità ed altrettanti chiavi di lettura per affrontare con spirito costruttivo un passaggio così importante, che ci porterà a capire cosa abbia senso conservare e cosa no.
La seconda sezione del libro ci spiega 10 tecniche da adottare per buttare e ne spiega l’efficacia. Per chi ha appena iniziato, ad esempio, è un ottimo consiglio quello di partire dalle piccole cose. È faticoso liberarsi delle cose inutili, sia da un punto di visto psicologico che da quello fisico, perciò sarà una buona cosa cominciare da un piccolo ambiente ben circoscritto, che sia il tavolo, una mensola o un armadietto. Valorizzando lo spazio, occupandolo solo con quello che serve davvero, si avrà un maggiore senso di ordine e capiremo quante cose inutili riempiono le nostre case.
La terza e ultima parte riguarda il “LIBERARSI DELLE COSE IN MODO PIU’ GRADEVOLE” e mai titolo fu più azzeccato per aiutarci a trovare la soluzione migliore per lasciare andare le cose inutili senza rimorso, che siano vestiti, libri, elettrodomestici o certificati di garanzia e perché no, come ricavarci qualche soldo.
Un libro carino e interessante, che non aggiunge nulla di nuovo a concetti già espressi in altri volumi, ma che di certo può portare nuovi spunti d’azione a chi vuole avvicinarsi al concetto di decluttering come strumento per facilitare la vita e l’organizzazione di casa.
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