23 Giu ELOGIO ALLA PERSONA COMUNE
Questo post non è per tutti.
Questo post è per te, che non ti senti mai rappresentata.
Questo post è per te, che guardi certe immagini e ti sembra di vivere in un altro pianeta.
Ecco, mettiti comoda, su una poltrona, anzi accomodati su questo trono virtuale che ho posizionato apposta per te: oggi sarai una regina.
Da tempo è iniziato questo mio fastidio verso il finto, il costruito, l’irraggiungibile mondo propinato attraverso le foto dei social. Cabine armadio grandi come appartamenti, allestite come fossero boutique di Via Montenapoleone, dispense con scorte di cibo sufficienti a sfamare tutto il nord-ovest italiano, senza contare il dettaglio di cassetti di biancheria intima con giuste 6 paia di mutante, perfette, solo extra-lusso, esclusivamente di pizzo e seta.
Ora, senza voler negare la loro esistenza e la veridicità delle foto, è davvero così il mondo nel quale viviamo?
No, lo sai benissimo anche tu, però i dati riguardanti i social indicano che quel modo vivere appassiona.
Più di una volta ho discusso con esperti del settore (SMM, esperti di marketing, consulenti d’immagine), confrontandomi su questa mia considerazione, ma la risposta è sempre la stessa: la nostra società punta tutto sull’immagine e ama sognare e immedesimarsi.
Ok, nulla di sbagliato, ma poi? Concretamente, che ci porta la sola immagine perfetta?
Quante volte mi sono sentita domandare se abbia mai organizzato cabine armadio di “certi livelli”, quante volte mi hanno chiesto delle cose bellissime che ho visto… Sì, ho organizzato “certe” cabine armadio e sì, ho maneggiato abiti e accessori di lusso ma, numericamente parlando, posso assicurarti che organizzo molto di più gli armadi o le cabine armadio delle persone comuni.
Ho fatto, però, una scelta impopolare (che ti devo dire, mi appassionano le cause “alternative!!): ho scelto di raccontare le case comuni.
A livello d’immagine e di fotografia (e non solo perché sono io scattare, che notoriamente non sono capace) sono meno impattanti.
Non sempre la luce viene in soccorso, soprattutto quando si finisce a tarda sera.
Non sempre si ha a che fare con armadi di pregio, ma il più delle volte sono armadi semplici.
I vestiti non sono di alta moda, ma sono abiti di chi ha uno stile di vita che non è fatto di red carpet, ma di ufficio, figli da portare a scuola e aperitivo con le amiche.
Nei cassetti dell’intimo non c’è solo biancheria di Christie’s, ma anche le mutande di quando si ha il ciclo o i reggiseni per fare sport.
Tutti capaci a vedere il bello quando tutti gli elementi contingenti portano in quella direzione.
Facile pensare che un armadio, o una dispensa, o un ufficio sia ben organizzato solo perché gli elementi che lo compongono sono pochi e di design.
Non so te, ma io ho anche mutande non propriamente instagrammabili, vestiti di cotone e mangio in piatti di ceramica e mica me ne vergogno o mi nascondo dietro a “filtri bellezza”
Sono una persona comune, che possiede cose semplici, ma che ha cura e le organizza che…
“WOW, ma che figo!!”
Cover Photo (mooooolto di repertorio): Sara Ottanà
Simona
Posted at 14:17h, 01 GiugnoMaky sei uno spettacolo!
Marika Menarello
Posted at 11:38h, 08 GiugnoMa grazie! 🙂