18 Nov BENVENUTO NELLA MIA Casa Poetica

Oggi ti racconto di Casa Poetica anzi, della MIA Casa Poetica.

Sì, perché quello c’è dietro a questo nome è frutto di un pensiero ben costruito e ragionato per tanto tempo ma, come mi è già capitato per altre cose, è un pensiero che non ho condiviso.

Direi che è arrivato il momento di recuperare.

Marika Menarello Professional Organizer e abbreviazioni varie non fa per me e, anche se probabilmente sarebbe stato più immediato, cosa ti devo dire, non mi piace e, anche se in tanti mi hanno dato contro, ho fatto, come al solito, di testa mia.

Il mio desiderio era quello di trovare un nome che fosse evocativo e che rappresentasse una condizione di vita ben precisa, quella nella quale credo, vivo e “professo”.

Casa Poetica è composta da più elementi, come ogni casa che si rispetti, ma se ci pensiamo bene, esattamente come ognuno di noi è formato da tanti tratti distintivi ben diversi. Sì, perché alla fine, la casa è, o dovrebbe essere, quel luogo che ci rappresenta e che parla di noi, perciò, esattamente come noi, sarà caratterizzata da tanti aspetti.

E così ho scelto di definire Poetica questa Casa nella quale ti invito, perché la poesia è un insieme di regole e leggi metriche che danno ritmo e musicalità, trasformando questo rigore in armonia ed eleganza.

Questa è Casa Poetica, un luogo nato dal voler unire quelli che per me sono i concetti fondamentali dell’organizzazione: il METODO e la LEGGEREZZA.

È un luogo nel quale credo tutti meritino di vivere, un luogo in cui sentirsi bene e in cui essere sé stessi, un luogo che racconti di chi lo abita, un luogo nel quale si abbia sempre voglia di tornare.

La mia Casa Poetica parla di me, usa il mio linguaggio e i miei stessi colori, la tua dovrebbe avere il tuo aspetto; questo è un elemento prioritario quando ti aiuto a riorganizzare gli spazi: tutto è in funzione delle tue esigenze, delle tue abitudini, del tuo stile di vita e delle tue aspettative.

Sono orgogliosa della mia Casa Poetica: ci sono ordine e cura e ci sono personalità e comodità; ci sono armadi organizzati e il profumo della torta di mele con la cannella, c’è la dispensa funzionale e il suono delle risate. Non è una casa da rivista patinata, bella ma fredda e impersonale, ma è una Casa viva, nella quale non si ha paura di sporcare o di alzare un po’ il volume della musica. È una Casa che parla alle persone e di persone, nella quale gli oggetti hanno una grande importanza, sono trattati per il loro reale valore, ma sono la cornice, non la priorità.

Questo è quello di cui racconto quando faccio corsi o incontro clienti, questa è la Casa nella quale ti invito: accomodati, dimmi come ti trovi e, se vuoi, sai che anche la tua può somigliare alla mia. Prima, però, prendiamoci un caffè insieme e raccontami di te. TU sei al centro della tua casa e, senza di te, la tua casa non avrebbe senso di esistere.

Cover Photo: Anton Fineans by Unsplash