19 Mar IL REALE VALORE DELLE COSE -Considerazioni-
Non è sempre facile capire il reale valore delle cose, perché ognuno conferisce alla parola “valore” un significato diverso.
Ma, cosa vuol dire “valore”?
Significa soldi? Importanza storica? Assume una connotazione affettiva?
Cos’è una cosa che ha valore? Una che costa tanto o una cosa che ti fa stare bene?
Non c’è una risposta giusta o una risposta sbagliata, ma ci sono verità soggettive, ognuna con la stessa importanza.
Ed è così che per M, una tromba nuova di zecca, ancora nella sua custodia originale, regalo sbagliatissimo di una persona ormai lontana dalla sua vita, è un semplice oggetto costoso.
Per S, una ragazza che ha partecipato a un mio corso, invece, una scatola contente una parure di asciugamani, ultimo regalo dell’amatissima nonna, è un grandissimo tesoro.
Eppure nessuna delle due ha dato a queste cose un giusto valore.
Perché conservare un oggetto se poi lo si lascia coprire di polvere e rovinare con l’abbandono?
Perché è un regalo costoso?
Sinceramente, che senso ha conservare una cosa che non fa proprio per noi e che non abbiamo neanche mai tolto dalla custodia?
Allo stesso tempo, perché conserviamo in una scatola una cosa alla quale teniamo tantissimo, un regalo che è sinonimo d’amore? Perché abbiamo paura di rovinarlo? Di nuovo, che senso ha conservare e non usare un oggetto che ci piace tanto e che è stato pensato per noi?
SIAMO NOI CHE DEFINIAMO IL VALORE DELLE COSE, perché le cose, nel senso più letterale del termine, sono formate solo da materia più o meno costosa.
Nella mia vita, sia privata che professionale, ho imparato a dare il giusto significato alle cose: ci sono quelle costose e quelle di valore; soprattutto ho imparato che non sono sinonimi, che a volte stanno bene insieme, ma altre indicano concetti opposti.
La tromba, nel nostro caso, era solo un oggetto che era stato regalato per festeggiare un compleanno, ma era stato comprato senza cognizione di causa, senza minimamente pensare ai gusti e ai desideri del destinatario.
Mai piaciuto.
Mai usato.
Mai desiderato.
Perché si tiene?
È per rispetto nei confronti di chi ha fatto il regalo e ci sembra scortese eliminarlo, ma lo è anche non usarlo e non apprezzarlo, se volessimo essere sincere e dirla tutta.
Ho imparato a guardare al lato positivo delle cose, anche laddove sembra veramente impossibile trovarlo e, soprattutto, a osservare una situazione da ogni angolazione, cercando sempre di trasmettere questa “ricerca del bello” alle persone che aiuto. Quindi, cos’ho trovato di bello in un oggetto che è stato solo un “peso” per tanti anni? Ho visto la possibilità di ricavarci qualcosa che, invece, è stato desiderio per tanto tempo. La tromba è stata rivenduta ad un negozio specializzato, così che la valutazione fosse corretta, e con il ricavato ci si è potuti iscrivere ad un corso di scrittura, agognato da sempre. È stato trovato il punto di svolta, guardando all’oggetto con occhio critico e valutandolo per quello che rappresentava: qualcosa di costoso e di non amato che però, rivenduto, ha permesso di realizzare un piccolo sogno.
Nel caso degli asciugamani, invece, il regalo aveva grandissima importanza affettiva, ma non veniva utilizzato, per paura di rovinarlo. Non erano le spugne in sé il problema, è ovvio, ma il timore di lasciare andare un ricordo legato a una persona cara.
Penso che non ci sia nulla di più bello che godere del regalo di chi si ama, un po’ per onorare il pensiero che hanno avuto pensando a noi, un po’, se volessimo vederla in maniera più spirituale, per sentirci più vicini. Del resto, non pensate all’affetto che c’è dietro quel dono? La ricerca, la scelta di un qualcosa che potesse piacerci e farci contenti. E allora accaparriamoci quell’amore, ce lo hanno regalato e ce lo meritiamo, non teniamolo chiuso in una scatola. Ci meritiamo di avvolgerci in morbidi asciugamani, di mangiare in piatti belli e di metterci quel maglione nuovo.
Non aspettiamo che arrivi un’occasione speciale per assaporare il bello che abbiamo. Ogni giorno è il momento giusto per circondarci di quello che amiamo e che ha valore.
Anita
Posted at 14:32h, 04 Giugnogusto!hai ragione,ho cominciato ad usare le cose invece di aspettare l’occasione speciale per usarle-insomma,ogni giorno può diventare speciale usandole 😉
casapoeticablog
Posted at 07:12h, 05 GiugnoOgni giorno E’ speciale 🙂
Pingback:Quando non usare equivale a sprecare | Flavia e Psiche
Posted at 16:48h, 25 Giugno[…] https://flaviaepsiche.it/category/60-e-dintorni/ https://flaviaepsiche.it/2021/04/19/un-corredo-nell-armadio-e-meglio-di-un-cadavere/ https://flaviaepsiche.it/2021/10/20/guardare-a-oggi-almeno-l-armadio/ https://www.meer.com/it/2868-il-clutterholic https://casapoetica.it/considerazioni-2/ […]
Marika Menarello
Posted at 17:18h, 25 GiugnoGrazie per la condivisione Flavia 🙂