05 Apr Le case nel mondo, tra organizzazione e poesia
Oggi ho deciso di sognare con gli occhi aperti e di scoprire le case nel mondo.
Le case, del resto, sono la mia grande passione e poterne parlare è sempre stimolante. Guardo alle case dal punto di vista emozionale, non da quello architettonico, né da quello dei mq. Per me è importante il concetto di abitare anzi, di buon abitare: avere spazi leggeri, organizzati e funzionali, che favoriscono il benessere personale e famigliare.
E, a proposito di case, un giorno mi imbatto in un post in cui si parla di case giapponesi, senza però snocciolare i soliti luoghi comuni, ma esaltando quegli aspetti che più mi piacciono; un racconto dall’interno, da chi in quelle case ha vissuto.
A scrivere sono Daniele e Luigi, travel blogger a tempo pieno, uomini che amano la cucina, l’imperfezione e parlare tanto. Cioè, in pratica sono me con più peli!!
Dopo quel post, inizio a diventare la loro ombra, seguendo le loro storie e innamorandomi dei posti che raccontano e del loro modo di farlo. Finisce che cominciamo a sentirci (ok, sono sincera, sfodero tutta la mia classe con quel pressing tutto rosa kamikaze di cui sono cintura nera) e nasce quest’idea di parlare di case nel mondo.
Ho chiesto loro di farmi viaggiare, mentre sto seduta sul divano. Se vuoi, puoi accomodarti al mio fianco e leggere con me quello che hanno da raccontare.
Ho già pronte patatine e bibita freschisssssima.
Tra le case nel mondo in cui avete vissuto, quali sono le più organizzate?
Non esistono al mondo case più organizzate di quelle Giapponesi, lo sappiamo, abbiamo un ossessione per il Giappone, ma quando si parla di ordine le case Giapponesi sono in vetta alla classifica.
Ogni oggetto (a volte anche i mobili) hanno un loro posto in un armadio, permettendo di “nascondere” tutto quello che rovina gli ambienti zen, e dando a ogni cosa il loro posto.
Basti pensare che la camera principale nelle case tradizionali giapponesi è la sala/ camera da letto. Una stanza con un morbido e profumato pavimento in bamboo, che prima del tramonto si presenta con un tavolino, delle poltroncine di legno basse e un secondo tavolino dove trovare un kit per il tè, mentre dopo il tramonto viene tutto riposto negli armadi (tavoli e sedie comprese) per far spazio ai futon su cui dormire.
La casa più colorata e giocosa?
Ci sono tantissime case colorate e gioiosissime che abbiamo visto, ma una delle più belle era in Corea del Sud.
Durante il nostro viaggio a Seoul abbiamo deciso di prenotare una casa tradizionale pensando ci saremmo trovati in un ambiente austero e invece era l’opposto.
Il cortile interno era in cristallo, facendo entrare in casa tutti i colori brillanti del giardino. Le camere, piccoline e accoglienti, avevano delle pareti sfumate, ogni camera dai colori diversi. La nostra partiva dal malva, sfumava al bianco per poi diventare giallo lime.
Una gioia per gli occhi.
La casa nel mondo che più vi è rimasta nel cuore?
Ci stiamo provando a cercarne una in particolare, ma non ci riusciamo.
Abbiamo visto tantissimi hotel e case negli ultimi anni, ma stranamente non c’è una casa in particolare che ci è rimasta nel cuore, ma le persone che le gestiscono si, quelle non le dimentichiamo.
Ricordiamo la nonnina giapponese della prima casa tradizionale in cui abbiamo dormito insieme, il ragazzo coreano gentilissimo che ci ha ospitati a Seoul, la famiglia filippina che gestiva un resort di nuova apertura e tanti altri.
Dobbiamo sempre ricordarcelo, una casa può essere la più bella del mondo, ma la cosa che la rende unica è l’anima delle persone che la rendono viva.
Ok, ragazzi, grazie di cuore. Ci avete permesso di fantasticare e avete avvalorato il mio pensiero, il mio credo profondo: la casa è fatta di persone, gesti, emozioni, non di cose.
Daniele e Luigi sono due persone speciali, con la gioia nel cuore e la luce negli occhi (e di solito con qualcosa da mangiare in mano!)
Il bottone rosa qui sotto ti permette di scoprire tanti altri loro viaggi…
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