Un anno da dimenticare: per questo sarà ricordato il 2020 e per cui abbiamo contribuito a fare la storia. Fortunati, eh?!

Non amo i bilanci di fine anno. Facci caso, ci sono giusto le vacanze di Natale a dare uno stop, altrimenti saremmo tutti nel pieno delle nostre attività.

Da anni, i bilanci li faccio la termine di ogni progetto che si conclude, per valutare ogni aspetto che l’ha contraddistinto, i lati positivi e quelli negativi, il buono e il cattivo, il guadagno e la perdita; è lì, secondo me, che si possono avere risposte concrete.

Però, il 2020 è proprio un capitolo a parte…

Senza voler sempre fare la Pollyanna della situazione, non voglio solo dimenticare e/o cancellare tutto, perchè, in questo novello 2021 mi porto 3 concetti che mi hanno aiutata a crescere, che non credevo di avere e che mi hanno permesso di migliorarmi.

Guardare oltre

ovvero: se l’asticella si alza, tu prova a superarla.

…che poi, metti che ci riesci davvero?!

Non ho mai fatto mistero della mia ideosincrasia verso tutto ciò che abbia minimamente a che fare con la teNNologia, ma andare “online” era l’unico modo per restare in contatto con le persone  e poter erogare i miei servizi.

Oddio, non dico che ci sia riuscita al primo colpo e che ho fatto tutto decentemente , ma è stato molto,  molto meno complicato di quanto mi aspettassi.

I risultati mi hanno premiata perchè, nel pieno del primo lockdown, in due mesi, ho tenuto cinque corsi sul decluttering, due dei quali sold out.

E, già che ci ho preso gusto, ho iniziato l’avventura del nuovo sito, terminato con la messa online in diretta Instagram (la mestizia non è propriamente nel mio patrimonio genetico).

Non ti racconto tutto questo per vantarmi anzi, mi rendo conto di quanto tempo ho “sprecato”prima di decidermi a fare questo passo. Ho capito che sono in grado di guardare oltre e me lo tengo lì, come monito a non procrastinare di nuovo e come sprone a voler sempre migliorare.

Scegliere

soprattutto dove stare e con chi stare.

Decluttering? In un certo senso.

Ho fatto delle scelte personali e professionali, decidendo di allontanarmi da tutte quelle situazioni nelle quali non mi sentivo più bene o con cui non condividevo la visione.

Sono stata criticata, ho avuto discussioni, ma ho deciso di smettere di compiacere sempre gli altri.

E ho anche deciso che devo smetterla di giustificarmi per ogni mia azione. Sì, ci aggiungo pure questa.

Così, questo 2020 mi ha messo nel bagaglio, che porto nel 2021, un po’ di sano amor proprio.

Fare squadra

perchè, come mi ha sempre detto il mio amico Fabrizio

Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, allora abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea ed io ho un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.  

Sono nate nuove sinergie, nuovi gruppi di persone che hanno voglia di andare avanti insieme, per costruire qualcosa di nuovo, nel lavoro (ma anche nella vita privata).

Ho iniziato a collaborare con realtà in Sardegna, nel Lazio, e in Trentino; il mio gruppo Facebook è notevolmente cresciuto, diventando un luogo dove mi piace tanto stare e le “mie ragaSSuole” partecipano, stringono amicizie tra loro e contribuiscono a renderlo un ambiente dove il supporto e lo scambio di esperienze la fan da padrone.

Con alcune colleghe si è andate oltre la definizione “fare lo stesso lavoro”, diventando punti fermi per scambi di idee, consigli e confronti, in barba a chi non crede alle collaborazioni tra donne…

Concludendo…

Non voglio sembrare superficiale, so bene che, per il 90% delle cose accadute, il 2020 è un anno da dimenticare, ma io voglio fare tesoro di quello che mi è successo, un po’ perchè l’ho rincorso con tutta me stessa, un po’ perchè mi è capitato e portarlo con me, in questi altri 365 giorni.

Il tuo 2020 è un anno da dimenticare o anche a te ha portato delle cose piacevoli?