13 Nov “LA CASA DELIZIOSAMENTE IMPERFETTA” di D. Needleman -Il libro del mese-
Scovato per caso rovistando in una bancarella ad un mercatino, questo libro è un vademecum su come dare ad ogni casa un tocco di stile, creando ambienti accoglienti e rilassanti.
Mi ha fatto pensare a F. (di cui abbiamo parlato la settimana scorsa) ed alla sua casa ma mi è anche servito per trovare tante piccole soluzioni per dare un tocco di personalità ad un ambiente e per renderlo armonioso.
Diversi temi trattati e tutti illustrati ad acquerello da Virginia Johnson.
Si parte dal presupposto che “L’ANIMA DEL LUOGO IN CUI SI ABITA ABBIA BISOGNO DI ATTENZIONI”, perciò si parla di sensazioni e di cura dei dettagli, di bellezza per esaltare i sensi e di comodità per farci sentire coccolati.
Ho imparato che se si volesse una stanza perfetta, bisognerebbe dotarla di più fonti luminose a luce diffusa, in modo da donare un senso di profondità e di appagamento alla vista: perciò al via con lampade a sospensione, applique alle pareti, faretti sulla libreria e lampade da tavolo, disposte tutto intorno alla stanza, in modo da non avere angoli bui.
Ho amato molto la parte relativa all’ ARTE DI ACCOGLIERE, ossia all’ingresso, che dovrebbe dare sempre un senso di ordine e cordialità, ma che, per esperienza professionale, è davvero una delle parti più complicate da tenere in ordine. Essere funzionale ed armonioso allo stesso tempo, quando si parla di raccogliere ed accogliere tutto ciò di cui ci “spogliamo” al nostro rientro, cioè chiavi, posta, scarpe, è sempre una bella sfida. Si ritrova così l’importanza dell’organizzazione su misura, non intesa come mobili giusti al centimetro, ma proprio come adattabilità allo stile di vita, all’ambiente in cui si vive ed a cosa si voglia. Da evitare, perciò, ceste di vimini dove riporre le pantofole, se in casa vive un cucciolo peloso, che ama fare i dispetti!!! In linea di massima, comunque, contenitori, ciotole e cestini sono utili, ma solo se la pianificazione della loro ubicazione è accurata. I vassoi, ad esempio, sono preziosi per trasformare un’accozzaglia di oggetti in gruppi apparentemente organizzati.
Il mio capitolo preferito resta, però, quello relativo agli oggetti personali: quadri, libri, foto ed accessori decorativi. Sono le cose che raccontano di noi, quelle alle quali siamo più affezionati e che, in giusta misura, hanno il diritto di stare sui nostri mobili e sui nostri scaffali. Ad esempio, una volta che finalmente si decide di stampare le nostre foto preferite, così da evitare anche di intasare memorie di pc e di smartphone, si possono usare cornici simili per rendere uniforme un gruppo di foto diverse.
Insomma, sono più o meno 200 pagine di consigli, lezioni di stile ed informazioni che si leggono velocemente, senza la pretesa di trasformarci in interior design, ma regalandoci davvero tante idee per dare alle nostre case un tocco di unicità e stile.
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